Dietro le quarte
- ramona.dibella

- 14 set
- Tempo di lettura: 3 min
In cosa consiste il lavoro dell’editor? Editor e correttore di bozze fanno la stessa cosa? Perché esistono diversi tipi di traduzione?
Ciao, questo è il primo articolo del mio blog Note a margine, dove parleremo di tutto quello che ruota attorno ai libri e all’editoria, senza giri di parole e senza gergo da addetti ai lavori. L’idea è semplice: raccontarti chi fa cosa, quali ingranaggi muovono il mondo editoriale e quali sono le strade che un testo deve percorrere prima di arrivare in libreria.
Prima di tutto però, un minimo di presentazioni.
Mi chiamo Ramona Di Bella e sono un’editor e traduttrice freelance. Passo le giornate a rimettere in sesto trame che si ingarbugliano, a dare voce a personaggi che rischiano di parlare come chatbot e a stanare refusi che si credono invisibili.
Sono nata in Sicilia nel lontano Novecento (come direbbe mia cugina della Generazione Alfa, che ama ricordarmelo a ogni occasione), ma sono più giovane di quanto lei voglia far credere. Tra le mie passioni ci sono i libri, i vinili, le macchine da scrivere, i cani e la pizza.
Nel 2016 mi sono trasferita a Torino per proseguire gli studi. Doveva essere una parentesi, invece mi sono innamorata della città e non sono più andata via.
E la passione per il mio lavoro? Quella ha radici ancora più lontane.
Tutto è cominciato con la lettura.
Ho sempre amato i libri. Quelli scritti bene, quelli che raccontano storie, quelli che ti fanno venire voglia di sottolineare una frase per rileggerla più tardi.
Sono cresciuta tra romanzi, racconti e casi da risolvere, e ancora oggi la lettura è quella cosa che mi rimette in sintonia con tutto il resto.
Non a caso ho scelto di laurearmi in traduzione. Le lingue mi affascinano da sempre, ma è stato l’incontro con il mondo editoriale a farmi sentire davvero nel posto giusto: un luogo dove le parole prendono forma, e dove ogni testo può trovare la sua voce migliore.
E poi c’è il lavoro di tutti i giorni.
Affiancare un libro nel suo percorso verso la pubblicazione è un esercizio continuo di ascolto, adattamento e precisione. È un lavoro invisibile, sì, ma anche molto concreto. E negli anni ho imparato ad amare proprio questo: il silenzio del processo, la soddisfazione di un testo che fila, la fiducia che si crea tra editor e autore.
Accanto alla scrivania (letteralmente) c’è sempre Leo, il mio cane, che ignora i refusi ma fiuta benissimo quando l’aria si fa troppo concentrata. Non lo sa, ovviamente. Ma ogni tanto mi costringe a fare una pausa, e va bene così.
Quando non sono immersa tra bozze e manoscritti, disegno pattern e scarabocchi che mi servono a mettere ordine tra le idee.
È anche da qui che nasce Note a margine.
L’obiettivo è raccontare il “dietro le quarte” (di copertina, e non solo) e condividere quello che ho imparato finora. Con leggerezza, certo, ma senza perdere di vista la sostanza.
Se ti aspetti un blog serioso, fatto di regole scolpite nella pietra, ti avviso: qui troverai più facilmente battute sulle virgole ribelli e metafore improbabili. Ma di una cosa puoi stare certo/a: parleremo sempre e solo di libri, e di chi li fa arrivare fino a te.

Ramona Di Bella
Mi occupo di narrativa e saggistica per case editrici come La nave di Teseo, Solferino, Mondadori, Edizioni EL e Carocci, ma anche della traduzione e della revisione delle guide Lonely Planet.
Negli anni ho avuto modo di seguire progetti diversi, dalla narrativa contemporanea ai saggi più tecnici, fino all’editoria di viaggio. Prima di intraprendere la libera professione, ho lavorato a lungo in Minerva Medica.
Collaboro con case editrici, autori e professionisti, affiancandoli in ogni fase del percorso editoriale.



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