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Le fasi della lavorazione editoriale (dalla prima bozza al libro finito)

  • Immagine del redattore: ramona.dibella
    ramona.dibella
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Ricordo il mio primo giorno del corso per redattori editoriali organizzato da Lindau. Eravamo tutti lì, emozionati, con i nostri taccuini aperti e quella sensazione di chi sta per entrare in un mondo che ha sempre amato.

Una delle primissime cose che ci hanno spiegato? Il ciclo della lavorazione editoriale.

Per me è stato un momento strano, bellissimo. Per la prima volta vedevo i libri da dentro, non come quel prodotto finito che prendi dallo scaffale di una libreria. E ho capito che tra la prima bozza di un manoscritto e il libro che ti arriva tra le mani c'è un viaggio intero. Fatto di persone, di competenze diverse, di scelte e (sì) anche di errori salvati all'ultimo.

Oggi voglio condividere tutto questo con te. Voglio raccontarti le fasi della lavorazione editoriale, quel percorso che va dalla prima bozza al libro finito, e perché ognuna di queste fasi è fondamentale per trasformare un testo in un’opera pronta per i suoi lettori.

 

Cos'è la lavorazione editoriale

 

La lavorazione editoriale è l'insieme di tutti i processi che permettono di trasformare un manoscritto grezzo in un libro pubblicabile.

Non si tratta solo di correggere gli errori di battitura (anche se sì, pure quelli), ma è un lavoro profondo che tocca la struttura del testo, la coerenza narrativa, lo stile, la leggibilità e l’aspetto grafico finale.

Pensala così: hai scritto il tuo romanzo, la tua guida, il tuo saggio. È finito? No, è nato. Ora deve crescere, essere curato, rifinito. E ogni fase serve proprio a questo.

 

Le fasi della lavorazione editoriale (dalla prima bozza al libro finito)

 

La valutazione del manoscritto

Prima ancora di mettere mano al testo, c'è qualcuno che lo legge per intero e si fa questa domanda: funziona? È pubblicabile? Cosa manca, cosa c’è di troppo?

 Questa è la valutazione editoriale (o scheda di lettura). Un editor o un lettore professionista analizza il tuo manoscritto e ti restituisce un parere critico: punti di forza, punti deboli, coerenza della trama o dell’argomentazione, sviluppo dei personaggi, ritmo narrativo.

Si tratta di una fase preliminare che serve a capire se la struttura regge, se ci sono fratture da sistemare prima di procedere.

 

L'editing strutturale

Qui si entra nel vivo. L’editing strutturale (o editing di contenuto) lavora sulla macrostruttura del testo: capitoli, sequenze narrative, archi narrativi, sviluppo dei personaggi, coerenza logica.

L’editor può suggerirti di spostare interi capitoli, tagliare scene ridondanti, approfondire passaggi poco chiari, riscrivere dialoghi che non funzionano.

È la fase più invasiva, quella che può far paura. Ma è anche quella che trasforma davvero un testo.

 

Il copyediting

Superata la struttura, si passa alla forma.

Nella fase di copyediting si lavora frase per frase: sintassi, lessico, ripetizioni, punteggiatura, coerenza stilistica.

Il copyeditor rende il testo fluido, leggibile, elegante. Corregge le ambiguità, sistema i periodi troppo lunghi, elimina le ripetizioni fastidiose, uniforma lo stile.

Non cambia quello che vuoi dire, ma migliora come lo dici.

È un lavoro certosino, e spesso invisibile.

 

La correzione di bozze

Siamo quasi al traguardo. Il testo è strutturato, editato, impaginato. Ora serve l'ultimo controllo: la correzione di bozze o (proofreading).

Il correttore di bozze cerca refusi, errori di battitura, spaziature sbagliate, virgolette aperte e mai chiuse, “a capo” strani. Non tocca più i contenuti, ma solo la superficie.

Di solito si fanno almeno due giri di bozze. A volte anche tre.

 

L’impaginazione e la grafica di copertina

Parallelamente (o subito dopo l’editing) entra in gioco la parte visiva. L’impaginazione riguarda la scelta del font, le dimensioni del libro, i margini, l’interlinea, i capitoli, le immagini (se ci sono).

Poi c’è la grafica di copertina, che non deve essere solo “bella da vedere”. La copertina infatti è uno strumento di marketing che deve comunicare il genere, attrarre il lettore giusto, funzionare anche in miniatura (pensa alle anteprime online).

Un grafico lavora su colori, composizione, titolo, immagini. E sì, anche la copertina viene rivista, corretta, approvata. A volte rifatta da zero.

 

La stampa (o pubblicazione digitale)

Nell’ultima fase il libro va in stampa oppure viene caricato sulle piattaforme digitali.

Anche qui ci sono scelte tecniche da fare: tipo di carta, rilegatura, formato ebook, distribuzione.

Se pubblichi in self publishing, molte di queste decisioni le prendi tu. Se hai un editore, sarà la casa editrice a occuparsene. Ma in ogni caso, è l'ultimo passaggio prima che il libro arrivi nelle mani dei lettori.

 

Quanto tempo ci vuole?

 

Dipende.

Un romanzo può richiedere dai tre ai sei mesi di lavorazione editoriale. Un saggio tecnico forse meno. Un libro illustrato può richiedere anche un anno.

Se pubblichi in autonomia, puoi accorciare i tempi, ma attenzione: saltare le fasi non è mai una buona idea. Ogni passaggio infatti ha un senso.

 

Perché è importante conoscere queste fasi

 

Che tu sia un autore alle prime armi o un self publisher navigato, sapere come funziona la lavorazione editoriale ti aiuta a capire quanto lavoro c'è dietro un libro (e rispettarlo), pianificare tempi e costi se pubblichi da solo, collaborare meglio con editor e professionisti, evitare errori banali che rovinano un buon manoscritto.

Scrivere è un’arte. Trasformare quello che hai scritto in un libro pronto per essere letto è un mestiere. E come tutti i mestieri, ha le sue regole, i suoi tempi, i suoi professionisti.

 

In sintesi

 

Dalla prima bozza al libro finito c’è un mondo fatto di competenze diverse, di occhi che leggono e rileggono, di scelte ponderate e di piccoli dettagli che fanno la differenza.

Quando quel giorno alla Lindau ci hanno spiegato le fasi della lavorazione editoriale ho capito che i libri non nascono per magia. Nascono dal lavoro, dalla cura, dalla passione di tante persone che credono nelle storie.

E se hai un manoscritto nel cassetto, ora sai cosa ti aspetta. Non spaventarti: ogni fase è un passo avanti verso il tuo libro. E alla fine, quando lo terrai tra le mani, capirai che ne è valsa la pena.

 






Ramona Di Bella

Ramona Di Bella

Mi occupo di narrativa e saggistica per case editrici come La nave di Teseo, Solferino, Mondadori, Edizioni EL e Carocci, ma anche della traduzione e della revisione delle guide Lonely Planet.

Negli anni ho avuto modo di seguire progetti diversi, dalla narrativa contemporanea ai saggi più tecnici, fino all’editoria di viaggio. Prima di intraprendere la libera professione, ho lavorato a lungo in Minerva Medica.

Lavoro con case editrici, autori e professionisti, affiancandoli in ogni fase del percorso editoriale.

 
 
 

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